WORLD WAR II

 

MEDITERRANEAN THEATER OF OPERATIONS

sito dedicato alla memoria di Nelson Orgnacco

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dal diario di Orgnacco

18 November 1943

the pilot

report

 

AEROPORTO DI GALATINA (LECCE)  1943

 

Dal diario di Nelson Orgnacco:

«Era il giorno 18 novembre 1943, l’alba prometteva una delle tante belle giornate pugliesi, qualche schiaro di nuvole in qua e in là. Mi recai al lavoro che la sera prima avevo lasciato; erano le otto del mattino quando i P-38 cominciarono a decollare come ogni giorno. Partirono in quarantatrè, tutti li contai perché sfioravano le nostre teste, ma il quarantaquattresimo primo della pattuglia dei quattro non riusciva a staccare e correva dritto verso di noi.

Feci un salto dall’ala a terra e via come un lampo, ma ecco che un forte fracasso mi fece fermare per guardare dietro. Un P-38 aveva battuto addosso ad un nostro Macchi 205 mandandolo tutto a pezzi come si può immaginare. Per qualche secondo fu tutto calmo ma non appena il pilota aperse il tettuccio per uscire, un rogo lo avvolse con tutto l’apparecchio.

Quel poveraccio si trovò avvolto tra benzina e fuoco, svenne e cadde. Io che solo mi trovai lì, mi lanciai deciso per salvare quel poveretto: ero in mezzo al fuoco, non ci pensai più al pericolo e riuscii con una mano ad agguantarlo,  tagliai le cinghie con un coltello e lo trascinai tre o quattro metri lontano dal fuoco. Ma lui ardeva tutto come una torcia, e la benzina  non si spegne facilmente. Per fortuna che l’amico Revolfato era di guardia alla linea volo, arriva con una coperta ed un americano mi getta un giubbino di tela così siamo riusciti a spegnerlo. Ma il fuoco a fianco aumentava e i serbatoi e le cartucce dei cannoncini scoppiavano facendo certe vampate infernali, i proiettili falciavano l’aria con dei fischi spaventosi.

E  noi due soli lì come si fa a lasciarlo morire, per sollevarlo bisognava essere in più di due perché la faccia le gambe e le mani erano tutte bruciate.

Ecco che finalmente arriva la croce rossa  e, con altri arrivati,  riusciamo a caricarlo.

Io mi accorsi poi che la mano destra, quella che avevo infilato negli indumenti per trascinarlo fuori, aveva tutte le dita senza pelle, rimasta nel fuoco dei suoi vestiti.

Tutto questo è accaduto in affare di pochi minuti ».

                                                            Aviere Scelto Motorista

                                                                     Nelson Orgnacco

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Il Comandante della 96° Squadriglia Emanuele Annoni viveva a Roma,  Generale di Squadra Aerea in pensione.

 

 Emanuele Annoni era un Comandante gentiluomo,

molto attaccato alle vicende dello Stormo ed ai suoi Uomini, ai tempi del conflitto era soprannominato

"il Cardinale" o "il Vescovo"  .

 

 Nel febbraio 2004, a 88 anni, ci inviò una

lettera/testimonianza sull'accaduto.

Emanuele Annoni morì a Dicembre 2004.

 

Il 18 novembre 1943 Orgnacco Nelson, con gesto generoso,  salva un pilota alleato, svenuto, nell’aereo in fiamme.

Il 18 novembre 1943 nel campo di Galatina(Lecce), Orgnacco Nelson si trovava  a fare manutenzione ai velivoli Macchi parcheggiati alla fine della pista.

Un quadrimotore quella notte era atterrato troppo forte ed era finito fuori della pista impiantandosi su un fossetto: c’era fango e pioveva.

Al mattino verso le 7,30 dall’inizio della pista  partivano quattro aerei alla volta, quello più a sinistra vicino al ciglio non riesce a decollare, incontra un piccolo fosso e per poco non urta il quadrimotore che era andato fuori nella notte, prosegue la  corsa e urta un Macchi incendiandosi.

Orgnacco vede che il pilota non riesce a uscire e corre verso il P-38 in fiamme, chiama Revolfato che si trovava vicino “dai che lo tiriamo fuori”.

Quest’ultimo porta con sé una coperta che aveva tenuto nella notte per ripararsi dal freddo essendo stato  di guardia alla linea di volo.

 ricorda Revolfato(29/09/2003):

Nelson ha detto “vien dai, andemo, n’demo dai”.

Sopra un bidone di benzina avevo appoggiato una coperta che avevo tenuto nella notte per ripararmi dal freddo perché ero stato di guardia alla linea di volo.

 

 

Il pilota, tenente, forse aveva 23-25 anni era ancora sull’aereo con le cinghie attaccate, era svenuto, aveva aperto il tettuccio ma non riusciva a uscire.

Era imbevuto di benzina. Aveva la bocca piena di benzina, e le labbra erano nere; pareva aver la lingua bruciata.

Orgnacco col coltello ha tagliato le cinghie del paracadute che non riusciva a sganciare.

Io ero sull’ala e l’ho preso per per sotto, Orgnacco era più su,  lo ha preso per le cinghie dove c’erano le fiamme e lo abbiamo messo sull’ala e poi siamo saltati giù in tre, lui era svenuto, le labbra erano nere mi pareva bruciato alla lingua, dovrebbe aver respirato benzina, al momento aveva smesso di piovere.

Siamo stati sotto alla pancia dell’aereo Orgnacco ed io, tenendogli sopra una coperta.

Dico a Nelson  “scoppia tutto” lui risponde:  “stiamo bassi”.

 

 

Intanto arrivano due ambulanze italiane, il pilota viene caricato  e scaricato perché non  riescono a ripartire (a causa del fango). Arriva una terza ambulanza, americana con medico e infermiere, che non ripartiva, impantanata sul fossetto, ma l’abbiamo spinta noi e qualcuno dei nostri mentre un gruppo guardava  e stava sempre a distanza di sicurezza, al riparo dai proiettili che vagavano dappertutto fischiando e scoppiando.

 

 

Noi siamo stati soccorsi in infermeria, io avevo un braccio ustionato e Orgnacco aveva la pelle dei polpastrelli delle mani bruciata perché aveva preso il pilota per davanti dove aveva le fiamme.

 

Mentre trasportava  il pilota  all’ospedale militare americano di Taranto l’autoambulanza americana si incidentò.

Il pilota, che morì il giorno dopo in ospedale, era il 1nd Lt. Donald N. Pollock – 82nd Fighter Group – 95th Fighter Squadron.

 

 

 

 

 

Passato del  tempo, forse un mese, mentre erano al lavoro, Orgnacco e Revolfato vengono convocati dal Comandante Emanuele Annoni ad una festina per la decorazione: offre loro una pasta e un bicchiere di vino e consegna l’onorificenza;  infine concede loro una giornata di permesso a Lecce

King County - Seattle

Nella lista World War II Honor List of Dead and Missing Army and Army Air Forces Personnel

 from Washington, 1946 (http://research.archives.gov/description/305323) il 1nd Lt. D.N. Pollock  risulta proveniente  da King County-Seattle (vedi pagina 8 nell’elenco dei morti di King County:

http://media.nara.gov/media/images/29/20/29-1999a.gif )

 

A Seattle nel “Garden of Remembrance” appare nell'elenco il nome del pilota D.N. Pollock

(vedi  http://www.historylink.org/essays/output.cfm?file_id=7096#P)

 Dai successivi contatti abbiamo saputo che il pilota, morto a 24 anni, si era arruolato a King County-Seattle-Washinghton, ma i genitori Adelbert ed  Hazel Pollock vivevano in Lorain nell’ Ohio

 

Secondo l’ Individual Deceased Personnel File dell' U:S:Army Human Resources Command, il 1Lt Pollock non era sposato ed era sopravvissuto dai suoi genitori (and was survived by his parents) , il signor e la signora Adelbert M. Pollock , 401 Atlas Drive a Lorain, Ohio. Secondo la Social Security Death Index, Adelbert Pollock morì in Ohio nel dicembre 1965.

Secondo l’Individual Deceased Personnel File, Donald Pollock è nato il 7 giugno 1919. Avrebbe avuto 11 anni, al momento del censimento del 1930, e 24 anni e 5 mesi, al momento della sua morte, il 19 novembre 1943.Il file IDPF indica anche che Pollock è stato promosso “post mortem” di un grado, da 2Lt a 1Lt , con effetto retroattivo al 18 novembre 1943. Questa era una pratica comune per le vittime americane della Seconda Guerra Mondiale (The IDPF also indicates that Pollock was promoted posthumously one grade, from 2Lt to 1Lt, retroactive to November 18, 1943.  This was a common practice for U.S. casualties of WWII).

City of Lorain - Ohio

Nel sito National Archives of the United States si arriva al seguente link :

http://aad.archives.gov/aad/display-partial-records.jsp?f=3475&mtch=

2&q=POLLOCK+N.++DONALD&cat=all&dt=893&tf=F

qui appare il record dove si vede:

residenza :  Lorain - Ohio

-->Arlington National Cemetery  Arlington -Arlington County -Virginia, USA

http://www.arlingtoncemetery.net/dnpollock.htm

 

 

 

 

-->Elmwood Cemetery Lorain -Lorain County-Ohio, USA

http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GSln=Pollock&GSfn=Donald++&GSmn=N&GSbyrel=all&GSdyrel=all&GSob=n&GRid=

64730305&df=all&

Chissà se riusciremo a rintracciare eventuali parenti, e magari poter pubblicare una sua foto

La ricerca storica, il nome del pilota

     Da alcuni anni la figlia di Orgnacco Nelson, Olivia, col marito Savino Di Toma e il figlio Nicolò, stanno compiendo una ricerca storica su questi fatti. Hanno ricevuto dall’AFHRA (Air Force Historical  Research Agency-Maxwell Alabama) i report dell’incidente, il nome, grado, reparto  del pilota.

(vedi anche http://www.82ndfightergroup.com/82photos3.htm sito per ora bloccato)

     Vengono così a  sapere che il pilota alleato 1Lt. Donald N. Pollock - 82nd Fighter Group - 95th Fighter Squadron si incidentò mentre con l’aereo P-38 cercava di decollare per una missione di scorta a Eleusis in Grecia. L’aereo era dotato di armamento e con serbatoi supplementari sotto la pancia.

Il pilota venne trasportato dall’ambulanza americana, incidentatasi durante il percorso.

Giunse all’ospedale di Taranto, dove morì il giorno dopo, ed Orgnacco non ne seppe più nulla.

N.A.R.A  scheda Pollock

mission 556                 history for  November 1943         82nd Fighter Group

REPORT  -->>

il sito www.82ndFighterGroup.com dell' 82nd  Fighter Group Association  è stato disattivato.

 

Il Webmaster Terry Massick ci ha comunicato che pochi componenti dell'Associazione, per votazione, hanno deciso.

 

Difficile capire i motivi.

 

Il sito è una preziosa fonte ricca di documenti e dati storici, foto, informazioni, memorie, testimonianze, su fatti e persone che hanno combattuto per la libertà.

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