WORLD WAR II

 

MEDITERRANEAN THEATER OF OPERATIONS

sito dedicato alla memoria di Nelson Orgnacco

You are here :   Home   >>  un compagno che muore

Africa Settentrionale

Sidi el Barrani

26 giugno 1942

 

Viene bombardato il campo della  96° Squadriglia.

Orgnacco si butta a terra e sente le bombe che scoppiano tutto intorno.

Appena alza gli occhi vede Ongari Giovanni, av.sc. motorista, con una gamba staccata e un altro a terra con una piccola ferita al fianco sinistro.

Un medico tedesco fa subito una puntura ad Ongari che viene trasportato in camion all’ospedale di Bardia, che dista 200 Km. accompagnato da Orgnacco Nelson.

Dopo 100 km il povero Ongari spira tra le braccia di Orgnacco con la parola “mamma”.

 

dal libro

 "quelli del Cavallino Rampante" di Antonio Duma

il sacrificio del Primo Aviere Giovanni Ongari

dal Diario di ORGNACCO NELSON

96° Squadriglia

IX Gruppo

 

26-6-42

"La notte fu calma, solo un grande chiasso di macchine che andavano al fronte.

Ecco che al mattino si riprese la rotta...Arrivato a Sidi el Barrani che sono due case e distrutte anche quelle, si arriva in campo, abbiamo piantato la tenda per dormire.

Poi alle 13 andiamo in linea di volo.

Ma ecco appena arrivati in campo un immenso urlo di bombe che cadevano.

Il campo era tutto sotto a un fuoco, io mi gettai a terra trattenendo il respiro, ahi!

Ecco una che urla sopra la testa, giù di nuovo,  andò a cadere 20 metri al di là di me, sopra un apparecchio che subito è in fiamme, alzai gli occhi e vidi il povero Ongari che con una gamba camminava e una a striscio, così la gamba era staccata completa. Il suo amico, che era vicino, pure lui era a terra, ma questo è stato lo spostamento d’aria che lo gettò a terra con una piccola ferita al fianco sinistro. Subito corre un medico tedesco, gli fece una puntura , poi subito all’ospedale .

Ma l’ospedale era vicino Bardia a circa 200 km di distanza, ma bisogna andare e si andò con un camion, ma la strada è lunga e brutta. Quel povero con i salti della macchina dopo 100 km fece uno strappo con la parola “mamma” cadde nelle mie braccia, Io non so come Iddio mi diede tanta forza d’assistere a simile cosa. E finalmente da lontano con la luna si videro le tende  dell’ospedale. Arrivati lo abbiamo messo nella sala mortuaria e l’altro ricoverato all’infermeria. Ed anche questa notte dormii alla luna,  ma avevo solo i pantaloncini e la notte fa molto freddo. Mi avvolsi col telo del camion e dormii fino all’alba."

Copyright © 2013 - Olivia Orgnacco&Savino Di Toma  - All Rights Reserved